Chi siamo

Separatore mela
Nato sul finire degli anni 60, dopo la scuola dell’obbligo ho portato a termine gli studi superiori nel vicino Piemonte presso l’istituto professionale di stato per l’agricoltura “V. Luparia”, iniziati ben prima presso l’Institut Agricole Régional di Aosta sotto la vigile docenza dei Canonici del Gran San Bernardo, continuando poi l’istruzione in ambito agrario presso la facoltà di agraria dell’Università di Torino.
Nel 1992, dopo un periodo di servizio di leva del quale mi congedo con il grado di Sergente di complemento, vengo assegnato al servizio di assistenza tecnica-economica nell’ambito vitivinicolo dell’assessorato regionale all’agricoltura della regione Valle d’Aosta occupandomi di sostegno tecnico, economico e sviluppo agricolo attraverso consulenza specialistica ed analisi chimico-fisiche, poi di legislazione vitivinicola gestendo la filiera della denominazione di origine controllata dei vini in qualità di segretario Albo dei vigneti e commissioni di degustazione. Mi specializzo nell’analisi sensoriale dei vini (maestro sommelier, Onav), nei distillati (Anag) partecipando anche attivamente alla fondazione dell’Onaf Valle d’Aosta (organizzazione nazionale assaggiatori formaggi) del quale poi da allora faccio parte. Nel 1998 la mia professionalità viene…
Extra dry
La nostra storia

La storia

Nelle popolazioni di alta montagna, il legame con la terra, è nel profondo dell’anima! Quasi ad assumere, nella sua potenza – carattere genetico, un po’ come nella profondità di un rugoso sguardo od il vigore di un’ossuta stretta di mano. Possedere un appezzamento anche impervio, rubato alle rocce, conteso magari con altri “campagnards” del luogo, nel passato era sinonimo di…

Cosa facciamo

Benché la mia formazione sia prettamente vitivinicola ed ovviamente enologica, la coltivazione delle piante da frutto e la loro naturale produzione di mele di altissima qualità, rimane nel nostro cuore come massima espressione di una agricoltura sostenibile ed in perfetto equilibrio con l’ambiente circostante ma allo stesso modo molto tecnica ed esigente dal punto di vista professionale.
La sidreria

La sidreria

Vera e propria sfida, la realizzazione a norma di una piccola sidreria – cantina di trasformazione in “vino di mele”- ha dapprima sbalordito ma subito dopo incuriosito chi ama frequentare la nostra famiglia e la sua attività!
L’eresia poi per chi di enologia da sempre vive, di realizzare sidro quasi a rimedio di un fallimento: – la mancata produzione di vino – ci ha stimolato…

I frutteti

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Due i principali appezzamenti: Lo Pleyei e La Beyettaz. Il primo, di recente re-impianto, si colloca all’apice di un conoide di deiezione in alta collina del comune di Saint-Pierre (AO); a ridosso di un bosco e a fianco di vivace torrente di montagna, che ne rinfresca l’ambiente, a circa 900 m. s.l.m. ed in esposizione est, sud-est, è in forte pendenza; vi dimorano circa 500 piante di Golden Delicious e Golden Orange mentre nella parte alta di Granny Smith mela meno pregiata ma adatta alla trasformazione in sidro. La Beyettaz, secondo appezzamento per superficie ma non per importanza è nostro vanto da sempre: più vetusto del precedente, è posizionato a metà costa ed in fortissima pendenza appena sopra la regionale che porta a Saint-Nicolas; ormai circondato da incolti per difficoltà di lavorazione, ospita 500 piante di Golden Delicious e Mairac in esposizione sud-ovest; i loro frutti, dorati e dalla caratteristica sfaccettatura rossa vengono raccolti a mano ed trasportati in piccole ceste attraverso numerosi stacchi a seconda del grado di maturazione raggiunto; il raccolto avviene tra la seconda metà di settembre e la fine di novembre.

Un terzo appezzamento, più piccolo, accoglie 200 piante di Renette del Canada. Dietro la casa padronale è all’ombra come desidera la varietà soprattutto in prossimità della raccolta: godente della frescura del torrente a fianco si “arrugginisce”, con le basse temperature autunnali, senza perdere di acidità diventando di altissima qualità.

I vigneti

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Tre piccoli appezzamenti a coltura con uva da vino affiancano i frutteti aziendali. Donatomi dagli amatissimi zia Marcellina (Tanta Marceline) e zio Luigi (Laòn Loui), dei quali sono stato forse il nipote più amato, il vigneto i località Montagnie è quanto di meglio possa ospitare grandi uve per grandi vini! Piccolo deposito glaciale a ridosso di un blocco di granito: il Torrette è suolo relativamente giovane: ricco di scheletro e povero di sostanza organica è esposto ad ovest, a “coutsèn” dove il sole – meno caldo – tramonta ed è più luminoso. Questo lembo di terra custodisce ceppi ultra centenari di vecchie varietà di Barbera, Merlot e un potpourri di cultivar valdostane quali Petit Rouge, Neblou, Fumin e Vièn de Nus. Poca produzione, molto ad di sotto del kg a pianta, incanta ad ogni vendemmia con una piccola produzione ma di notevole spessore. Non in vendita. Solo per il consumo personale e omaggi agli amici più amici!

Il vigneto Pleyei alloggia del Fumin con qualche rara pianta di Malbec, Teroldedego e Lagrèin. 100% di pendenza che potrebbe mettere in serie difficoltà anche lo scalatore più esperto, è di recente impianto; voluto per destinarne la produzione a spumanti, oggi, per ragioni di tempo, viene interamente ceduta ad altre aziende…

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Riconoscimenti

Medaglia d'argento - Cider World Award 2020

Medaglia di bronzo - ICC 2020

Domande frequenti

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Dove posso acquistare i vostri prodotti?
I nostri prodotti sono una vera rarità. Abbiamo scelto il passaparola tra curiosi dall’apertura mentale non comune. Pochi locali lo hanno in carta.. i più meritevoli.. i più audaci.. i più attenti ad una clientela raffinata senza dogmi alcuni. L’acuisto in azienda ne aumenta notevolmente il grado di apprezzamento per il quale ne si apprezza la filosofia, e si rimane ammutoliti dal grande lavoro che vi si cela. Ciò non di meno lo si trova al supermercato GROS CIDAC di Aosta, supermercato attendo alla produzione locale…. Nel reparto birre.. forse non al posto giusto…
Si possono visitare i vostri impianti di trasformazione o i luoghi di produzione?
La piccola sidreria è inaccessibile ad una visita per spazio ed organizzazione. Tuttavia una arrampicata nei ripidi pendii dove si produce la Golden è possibile: munirsi di ramponi e piccozze è suggeribile. In alcune occasioni i visitatori sono scesi seduti… Ciò nondimeno a fine chiacchierata è possibile brindare con un fresco spumante.
Qual è il significato del logo e dei sidri?

Il logo, ideato e realizzato dall’amico MORELLI Giuliano, grafico, filosofo, politico e uomo di cultura, trae ispirazione dai mon (紋), o monshō (紋章), mondokoro (紋所), e kamon (家紋), che sono gli emblemi giapponesi usati per decorare e identificare un individuo o una famiglia, simili agli stemmi dell’araldica europea. Vengono utilizzati inizialmente dai clan di samurai per distinguersi e riconoscersi più facilmente sul campo di battaglia. Si tratta generalmente di disegni stilizzati inseriti all’interno di una forma geometrica. Essi indicavano il lignaggio, la parentela o la posizione sociale di chi li esibiva. A partire dalXVII secolo i kamon assunsero gradualmente una funzione più decorativa. Verso la metà del XVIII assunsero funzioni di logo personali, una sorta di marchi commerciali, per sponsorizzare le proprie professioni. I mon sono essenzialmente monocromatici.
Anche le designazione dei sidri – che potranno essere utilizzati per altri eventuali futuri prodotti (aceti di mela, succhi di frutta ecc.) sono una realizzazione del grafico di Villeneuve. Il termine ALMA che è in uso anche in catalano ma anche olandese, coincide tra l’altro con quello spagnolo e portoghese: alma indica anima.
Solitamente viene ricondotto al latino almus, alma (da alo, alĕre, “nutrire”), un vocabolo che fu epiteto anche di varie divinità romane come Venere e Maia. Il significato di “che nutre”, “che dà vita”, acquisisce poi anche il senso di “che fa del bene”, “gentile”.
Nella guerra di Crimea (1853-56), il termine venne usato per celebrare la battaglia dell’Alma del 1854, vide una schiacciante vittoria dell’esercito anglo-francese contro l’impero Russo; lo scontro prende il nome dal fiume omonimo, che a sua volta deriva da una parola tatara di Crimea che vuol dire “Mela”. Il Tataro secondo stime recenti, è comunemente conosciuto ed usatooltre che in Crimea , in Russia, Romania e varie repubbliche ex sovietiche tra le quali la Bulgaria, paese a me caro perché natale di mia moglie.

Si possono visitare i vostri impianti di trasformazione o i luoghi di produzione?

La piccola sidreria è inaccessibile ad una visita per spazio ed organizzazione. Tuttavia una arrampicata nei ripidi pendii dove si produce la Golden è possibile: munirsi di ramponi e piccozze è suggeribile. In alcune occasioni i visitatori sono scesi seduti… Ciò nondimeno a fine chiacchierata è possibile brindare con un fresco spumante.

Qual’è il significato del nome Docendo discitur?
La scelta del nome aziendale è quanto di più umile potevamo utilizzare. Benché la stessa affermazione suggerisca il contrario. Lucio Anneo Seneca, conosciuto come Seneca il giovane Filosofo, drammaturgo e politico romano vissuto tra il 4 a.c. ed il 65 d.c. fu attivo in molti campi, compresa la vita pubblica, fu senatore e questore durante l’età giulio-claudia. Al ritiro dalla scena politica, volse la sua attenzione alla coscienza individuale. L’opera principale della sua produzione più tarda, e la più celebre in assoluto, sono le Epistulae morales ad Lucilium, una raccolta di 124 lettere divise in 20 libri di vario argomento indirizzate all’amico Lucilio personaggio Campano di origini modeste, assurto a varie cariche politico-amministrative, di buona cultura, poeta e scrittore. L’espressione è ripresa da Seneca che nel libro I, VII scrive: “Homines dum docent discunt” che significa che gli uomini mentre insegnano imparano. Nel corso della mia carriera professionale avendo in più occasione ricoperto ruoli di insegnante, spesso sentivo l’esigenza di rivedere alcuni concetti e tenermi aggiornato: da qui il concetto che insegnando si impara.
Perché preferire un sidro ad un’altra bevanda?
Perché si! Ma anche perché no! Il sidro è una bevanda ricca di storia e cultura al pari almeno quanto suo fratello maggiore il vino o della sua cugina prima, la birra; perché è l’espressione di una mela e del suo territorio e la Valle d’Aosta ne è custode; perché è originale ed anticonvenzionale: un curioso aperitivo ma anche un’ottima base per un cocktail eccentrico e trasgressivo; perché possiede un tenore in alcool decisamente contenuto: meno ebbrezza è più sicurezza e soprattutto meno calorie; perché Docendo Discitur è azienda agricola in Villeneuve, coltiva le proprie mele sulle colline di Saint-Pierre e le trasforma con sapere pluridecennale; perché proporre nella carta delle bevande, un sidro di mele, oltre ai migliori vini e birre locali, è sinonimo di attenzione ai gusti dei migliori clienti; perché, per scelta aziendale, solo la migliore frutta viene destinata alla trasformazione pertanto la produzione è esigua e destinata solo al miglior pubblico; e poi perché un sidro è …. Wow un sidro!